Le complicanze neurologiche della terapia con inibitori dei checkpoint immunitari

Simone Rossi, Maria Guarino

Riassunto. Gli inibitori dei checkpoint immunitari (ICI) sono una classe di farmaci oncologici che agiscono potenziando la risposta immunitaria dell’ospite contro il tumore. Nonostante una drammatica efficacia oncologica, la terapia con ICI è spesso associata a effetti avversi di tipo autoimmunitario, che possono coinvolgere qualsiasi distretto, fra cui il sistema nervoso. Gli effetti avversi neurologici immuno-relati (n-irAEs) sono fra i più rari e si associano ad una alta morbilità e mortalità. I n-irAEs coinvolgono più spesso il sistema nervoso periferico – manifestandosi con miosite, miastenia, polineuropatia o neuropatie craniche – e, meno frequentemente, il sistema nervoso centrale – causando encefalite o mielite. Benché talora simili alle forme idiopatiche con cui i neurologi sono familiari, i n-irAEs presentano delle peculiarità che rendono la loro identificazione e il loro trattamento una vera e propria sfida diagnostica, resa ancor più complessa dal fatto che si manifestano in pazienti oncologici predisposti a numerose altre possibili cause di disfunzione neurologica (ad es. metastasi, carcinomatosi leptomeningea, neurotossicità da altri chemioterapici). In questa rassegna forniremo un quadro aggiornato delle attuali conoscenze sulla presentazione clinica e la fisiopatologia dei n-irAEs. Discuteremo inoltre i punti essenziali del percorso diagnostico focalizzandoci sulle possibili diagnosi differenziali, e forniremo le raccomandazioni generali per il trattamento di queste complesse tossicità.