Riconcettualizzare la mente attraverso la teoria dell’informazione quantistica

Fabio Di Bello

Riassunto. Questo articolo propone un modello matematico basato sulla teoria dell’informazione quantistica per comprendere la mente umana in tutte le sue sfaccettature, superando i limiti del modello connettivista computazionale fondato sulla teoria dell’informazione classica. Utilizzando i principi della meccanica quantistica, come la sovrapposizione degli stati, l’entanglement e il teorema di nocloning, si mira a modellizzare i processi mentali, evidenziando la complessità, l’indeterminismo e la non linearità del pensiero umano. Il modello affronta inoltre il problema di rappresentare il libero arbitrio, la coscienza, la consapevolezza umana e l’esperienza soggettiva dei qualia. Il cervello, con le sue dinamiche caotiche e i suoi fenomeni stocastici, potrebbe non essere adeguatamente rappresentato dai modelli connettivisti computazionali classici, basati su algoritmi fondati sulla teoria dell’informazione classica (bit) e sull’informatica binaria dell’algebra di Boole. I Qubit e gli spazi di Hilbert, invece, offrono strumenti concettuali per descrivere stati mentali complessi e l’interconnessione delle idee, suggerendo che la mente possa operare secondo le leggi dell’informatica quantistica, in contrasto con i modelli tradizionali. Questo approccio quantistico apre nuove prospettive per comprendere la coscienza, il libero arbitrio e la natura soggettiva del tempo, proponendo una visione del cervello come un sistema che non solo elabora, ma crea informazione, contribuendo attivamente alla costruzione della realtà percepita. Sebbene ancora teorico, questo modello offre un quadro più aderente alla complessità del pensiero umano rispetto alle rappresentazioni deterministiche classiche. L’obiettivo finale della rassegna è sviluppare le fondamenta per un nuovo modello matematico formale e completo unitamente ad una nuova algebra capaci di rappresentare la mente con un’approssimazione superiore rispetto al modello classico.